Il generatore di sorrisi si inceppa quando si inizia a pensare da egoisti perché la maschera della generosità si indossa quando le paure sono molteplici. Oggi, venerdì 5 febbraio 2021, ci lamentiamo del governo, dei Draghi e dei Demoni, mostrandoci sicuri nell’attribuire responsabilità agli altri, dimenticando le nostre.
Le nostre giornate sono intrise di rimpianti per quello che poteva essere e non è stato, per quello che gli altri avrebbero potuto fare e non hanno fatto. Tutto nel finto mostrarci generosi, nel finto pensare che il prossimo non si accorga delle nostre menzogne, delle bugie che pullulano dai nostri occhi. Basta! La soluzione non è uniformarsi, la soluzione non è fare come quelli che tanto siamo capaci di criticare tutti i giorni. Se veramente pensiamo che i nostri politici non si impegnino per noi, ma, soprattutto, se veramente pensiamo che non siano limpidi, non facciamo come loro. Iniziamo con buttarla giù noi la maschera, iniziamo noi col provare a costruire qualcosa. A cosa serve distruggere ancora, se siamo convinti che peggio di così non si possa? “Creiamo” e non “crediamo”, “uniamoci” e non “insultiamoci”, perché da un sorriso donato possono nascere miriadi di idee.
Le vere rivoluzioni vengono dalla straordinaria commistione di pensiero e azione, azione e pensiero, un po’ come nel calcio, dove senza azione non c’è risultato e dove senza pensiero non c’è azione. La rincorsa è appena cominciata, la partecipazione è necessaria, un po’ come a scuola, dove la lezione è bella solo se interrotta, dove la lezione scorre fra gli ostacoli dei punti di vista. Necessari. Tutti.